In Europa oggi abbiamo compiuto un passo importante per l’ambiente e per i cittadini: è arrivato il primo ok del Parlamento europeo alla proposta di direttiva sull’efficientamento energetico.
Grazie a questa direttiva gli Stati membri avranno maggiori fondi a disposizione per rendere più efficienti le case degli italiani, partendo per esempio dal rafforzamento delle comunità energetiche: il testo include, come richiesto dal MoVimento 5 Stelle, la creazione di un fondo dedicato, chiamato Energy Performance Renovation Fund, per sostenere gli sforzi degli Stati membri per centrare gli obiettivi europei. Se da una parte è infatti vero che esistono già una serie di fondi per finanziare le ristrutturazioni, compresi quelli di coesione, il Recovery Fund e il Fondo sociale per il clima, è altrettanto innegabile che per rendere la transizione sostenibile davvero equa per tutti, i governi devono avere maggiori risorse a disposizione.
Il governo Meloni, nell’ultimo periodo, si è ovviamente sprecato in disinformazione e falsità contro questa direttiva, criminalizzandola nei modi più disparati e scatenando il panico tra i cittadini. Ma come stanno davvero le cose?
Tra le varie critiche alla direttiva ci sarebbe l’argomentazione che i cittadini saranno “costretti” a ristrutturare casa. Ebbene, questa è una falsità. Gli Stati membri dovranno garantire tutele sociali e sostegno finanziario adeguati per la ristrutturazione delle abitazioni, e inoltre l’Italia può esentare particolari segmenti del loro patrimonio edilizio.
Non è vero neanche che si tratta di una nuova “eco-patrimoniale”: non c’è nessuna tassa. Gli Stati membri potranno, al contrario e come abbiamo detto, attingere a una serie di finanziamenti. Inoltre, la nuova classe G coprirà poi il 15% degli edifici italiani, non il 40% come erroneamente dicevano alcuni esponenti della destra.
La propaganda del Governo, tra l’altro, è smentita dalle azioni dei suoi stessi ministri. Lo scorso 25 ottobre il titolare del ministero dell’Ambiente Pichetto Fratin ha dato il via libera alla riforma, durante il Consiglio Energia: una contraddizione che dimostra ancora una volta quanto poco seria sia questa maggioranza.
Come dimostrato con il Superbonus, la ristrutturazione edilizia degli immobili porta occupazione, gettito fiscale, un risparmio in bolletta per le famiglie e riduce sensibilmente l’inquinamento prodotto. Come si può votare contro a tutto questo?