La circolazione dei crediti fiscali non genera debito pubblico: è quanto ha detto Eurostat oggi nel corso dell’audizione al Senato.
Questo toglie ogni alibi a Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti sull’impellenza dello sblocco di quei crediti che, ad oggi, sono una zavorra invalidante per decine di migliaia di imprese del settore delle costruzioni.
L’unico impatto lo si ha sul deficit, ma sia che il credito sia ritenuto pagabile o non pagabile.
Dall’audizione di oggi però è emerso anche un altro fattore: un meccanismo basato sulla circolazione dei crediti ha effetti positivi sull’economia. Un aspetto questo che spazza via ogni dubbio sui tanti rilevamenti degli ultimi due anni che hanno certificato l’efficacia del Superbonus a 360 gradi, dai livelli occupazionali fino al gettito fiscale passando per l’alto moltiplicatore economico.
Di fronte a questi dati di fatto, diventa ancora più eclatante l’errore fatto dal governo con la compressione del Superbonus in manovra. E anche l’ostinazione a non procedere allo sblocco dei crediti, sul quale i partiti di maggioranza hanno imbastito una vera e propria nenia in campagna elettorale, disattendendo ogni promessa come accaduto su tanti altri fronti.
La premier prenda atto di queste indicazioni di oggi, e ascolti per una volta le preoccupazioni di una filiera intera e del suo indotto.
Sappiamo che la coerenza non è la specialità di casa Meloni, ma ora non ci sono più scuse.
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I deputati M5s in comm. Attività Produttive e i senatori M5s in comm. Industria.