Sul Superbonus 110% Giorgia Meloni e il suo governo hanno messo in piedi per mesi un castello di panzane, gridando all’iniquità e ai buchi di bilancio immaginari. E annunciando anche che ci avrebbero pensato loro a metterci una pezza. Ecco, quella pezza è oltremodo bucherellata, visto che l’Ance proprio oggi rivela che la quota di crediti incagliati è salita a 19 miliardi.
Certificando l’inabilità totale dell’esecutivo a individuare soluzioni adeguate.
Soprattutto però, l’associazione delle imprese del settore edilizio ha provveduto alla Camera a smentire tante delle balle messe in giro ad arte in questi mesi. In primi quella sulla iniquità della misura, visto e considerato che oltre l’80% degli interventi fatti sono stati su prime case e che in generale il meccanismo ha contribuito a redistribuire ricchezza. Già, perché con il suo avvento l’impatto dei bonus edilizi al Sud è salito dall’11 al 26%.
Ora quel che fatto è fatto, ma riteniamo vergognoso il lassismo con cui il duo Meloni-Giorgetti sta approcciando al nodo fondamentale dello sblocco dei crediti.
Parimenti crediamo sia fondamentale iniziare a ragionare su una messa a sistema dei bonus edilizi. La direttiva Ue sulle cosiddette “case Green”, tanto indigesta a Meloni e compagnia, ha tracciato una strada ben precisa.
Non vorremmo che per via dei mal di pancia di questa maggioranza l’Italia si trovi a perdere tempo prezioso.