“L’onorevole Saltamartini si è svegliata sulla questione Leolandia. E si sveglia improvvisamente pur essendo la Presidente, si sottolinea la Presidente, della Commissione parlamentare attività produttive, commercio e turismo da giugno 2018”. Lo hanno riferito in una nota congiunta i portavoce del M5s Tiziana Ciprini, Thomas De Luca, Filippo Gallinella, Emma Pavanelli e Luca Tannini.
“Avrebbe avuto quindi tutto il tempo, il modo e gli strumenti, pur avendo a che fare con governi diversi, di seguire in ogni fase l’iter della vicenda ed impegnarsi ad accelerare al massimo e nei limiti delle sue competenze il percorso di valutazione del progetto di Leolandia. Di seguire e sostenere coerentemente lo sforzo dei promotori e delle istituzioni locali nel cercare supportare al massimo un progetto decisivo per lo sviluppo del territorio. Ne è riprova il procedimento terminato a settembre ed approvato dal Consiglio Comunale di Narni all’unanimità di adozione del progetto attuativo in variante che ha quindi terminato l’iter autorizzativo nei tempi prestabiliti.
La Saltamartini parla solo ora, quando tra pochi giorni, il 18 febbraio precisamente, il progetto passerà l’esame di Invitalia. Un risultato atteso da tutti ma anche un progetto che per la mole di risorse messe a disposizione aveva bisogno di particolare attenzione nella verifica dei requisiti stessi del progetto, a garanzia della valutazione positiva dello stesso. Procedimento ormai ultimato e che ha avuto un prolungamento di circa un mese da quanto stabilito essendo stato previsto l’ultimo esame di Invitalia intorno al 20 gennaio scorso. Non c’è niente di bloccato quindi, c’è solo un lavoro scrupoloso portato avanti da tutti gli attori istituzionali al fine di garantire il sostegno necessario ad un progetto di sviluppo turistico innovativo in un territorio che ha saputo e saprà accoglierlo nel migliore dei modi. Il resto – concludono – sono solo chiacchiere, anzi chiacchiericcio in ritardo che denotano solo distacco dalla realtà concreta delle vicende che soprattutto chi siede in Parlamento e rappresenta questi territori non dovrebbe permettersi”.