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 A tal proposito ho presentato un’interrogazione al Ministro della salute.
Dai dati di cui siamo entrati in possesso grazie all’operato del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca,  abbiamo fondati motivi per ritenere una grave responsabilità della regione sulla chiusura del punto nascite di Spoleto.
Il punto nascite di Spoleto rappresenta un presidio indispensabile per la cittadinanza, soprattutto in considerazione del fatto che il nosocomio spoletino, numeri alla mano, è un punto di riferimento di un’ampia zona disagiata.
Purtroppo, dopo l’epoca covid, l’attività non è stata più riaperta e quella che doveva essere una chiusura provvisoria, è diventata definitiva.
È forte il sospetto che la decisione del Ministero sia stata presa sulla base di un’errata richiesta da parte della Regione. In particolare, sembra che non siano state rispettate le condizioni previste dal protocollo ministeriale oltre che la mancanza di documenti essenziali per la predisposizione della richiesta di deroga: dati e informazioni errate che hanno inficiato la valutazione da parte del Comitato Percorso Nascita nazionale.
Ho chiesto quindi al Ministero di fare luce su tale vicenda e su eventuali responsabilità della Regione, chiedendo una rivalutazione in merito alla possibilità di riaprire il presidio nascite spoletino basata su dati reali e non su quelli probabilmente errati forniti dalla Regione.