E’ davvero surreale la notizia del nuovo incarico in Regione Umbria per Andrea Casciari, dipendente dell’ospedale di Perugia che è tra gli indagati della cosiddetta “Sanitopoli”. Si occuperà della programmazione strategica a seguito dell’emergenza sanitaria da covid-19 e del monitoraggio dei progetti relativi ai processi di sviluppo avviati dalla direzione sanitaria, per una cifra di oltre 84 mila euro annui più oneri accessori. L’aspetto grottesco della vicenda è che il provvedimento regionale congela a Casciari il premio per il conseguimento degli obiettivi da commissario del Santa Maria di Terni, proprio alla luce dell’indagine. La giunta regionale però, quasi a voler compensare, gli con la stessa delibera gli taglia un ruolo ad hoc all’assessorato alla sanità. La situazione è grave ma non seria, insomma: se non fosse che ci va di mezzo la sanità umbra, sembrerebbe quasi una barzelletta.
A quanto pare dopo il caos della precedente giunta regionale targata Pd, quella nuova guidata dalla Lega sta proseguendo non solo sulla stessa falsariga, ma utilizza addirittura figure della vecchia, pessima gestione finita come sappiamo. E’ davvero una storia tragicomica, la maggioranza in consiglio regionale se ne dovrebbe rendere conto.
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