Sono stati disgiunti, in commissione Ambiente al Senato, dall’esame dei ddl SALVAMARE, due proposte M5s, sostanzialmente per questioni di opportunità politica. Si tratta del ddl a prima firma di Patty L’Abbate, relativo a ‘Disposizioni per prevenire e ridurre i rifiuti in plastica per la tutela degli ecosistemi terrestri e marini’, e del ddl a prima firma di Virginia La Mura, relativo a ‘Disposizioni in materia di gestione ecosostenibile delle biomasse vegetali spiaggiate ai fini della tutela dell’ecosistema marino e costiero’.
La proposta L’Abbate punta a prevenire e ridurre in particolare l’incidenza di microplastiche sull’ambiente, soprattutto nell’ambiente acquatico e negli ecosistemi marini. Il ddl introduce il divieto di immettere in commercio ed utilizzare in luoghi aperti i cosiddetti “coriandoli e/o petali” di materiale plastico. Inoltre vuole prorogare al biennio 2019-2020 le risorse economiche stanziate dalla legge di Bilancio 2018 per il sostegno delle imprese virtuose che producono e distribuiscono bastoncini per la pulizia delle orecchie in materiale biodegradabile e compostabile, nonché prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente che non contengono microplastiche (alla luce dei divieti introdotti con la stessa legge di Bilancio 2018, rispettivamente dal 2019 e dal 2020). Altre norme incentivano il vuoto a rendere e la promozione di prodotti cosmetici sfusi o alla spina e di riutilizzo di imballaggi primari (per incentivare i negozianti a predisporre dei punti vendita di prodotti sfusi o alla spina, è prevista una riduzione della Tari in proporzione alla diminuzione della frazione in peso degli imballaggi primari).
Si prevedono restrizioni all’immissione sul mercato di determinati prodotti di plastica monouso, in particolare i contenitori per bevande ossia i recipienti usati per contenere liquidi, con tappi e coperchi di plastica, e si stabilisce che tali prodotti possano essere immessi sul mercato nazionale solo se tali tappi e coperchi di plastica restano fissati al contenitore per la durata dell’uso previsto del prodotto (sono esclusi i tappi e coperchi di metallo con sigilli di plastica). Il tema viene affrontato nella direttiva Sup (Single use plastics), la cui attuazione è oggetto del ddl delega Ue 2019-2020 in queste ore all’esame dell’aula del Senato. Il ddl La Mura interviene sulle biomasse vegetali, derivanti da piante marine, come la posidonia oceanica, e alghe, depositate naturalmente sulla spiaggia e ne disciplina le modalità di gestione ecosostenibile. Il disegno di legge opera in primo luogo una distinzione di fondo tra la banquette di posidonia oceanica (che è una struttura naturale tutelata ai sensi Protocollo relativo alle aree specialmente protette e alla biodiversità nel Mediterraneo, sottoscritto nell’ambito della convenzione di Barcellona), le biomasse vegetali spiaggiate di origine marina e i cumuli temporanei costituiti da biomasse vegetali spiaggiate frammiste ai rifiuti abbandonati in mare, depositati sulla spiaggia per effetto del moto ondoso. Il tema delle biomasse è affrontato già da un articolo (il 5) del ddl SALVAMARE e rappresenta un argomento la cui disciplina appare complessa e delicata, viene spiegato, e per la quale si stanno facendo valutazioni.