È da stigmatizzare il comportamento tenuto ieri da una classe politica che, dopo aver snobbato lo scorso venerdì un’assemblea pubblica organizzata dal comitato di cittadini, Sciogliamo il Nodo, ha deciso di partecipare l’altro ieri sera alla riunione su invito organizzata da un altro comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni”.
L’altro ieri sera alcuni politici della maggioranza di Palazzo Cesaroni e di Palazzo dei Priori, indistintamente hanno partecipato, prendendo anche la parola per illustrare la bontà dell’infrastruttura “Nodo di Perugia”, ad una riunione, a cui si poteva accedere solo se invitati, organizzata dal comitato a sostegno dell’opera, Chi salverà Ponte San Giovanni.
Il che di per sé non sarebbe grave, ma lo diventa nella misura in cui quegli stessi politici NON sono stati in grado di affrontare, solo cinque giorni prima, il dissenso dei cittadini, la maggior parte dei quali assoggettati alla procedura di esproprio, che avevano organizzato un’assemblea pubblica al Park Hotel di Ponte San Giovanni per appalesare dubbi e criticità del progetto Nodo di Perugia.
A fronte di domande, dubbi e perplessità di cittadini che stanno per subire espropriazioni di terreni necessarie per la costruzione dell’infrastruttura la classe politica che governa Perugia e l’Assessore regionale all’infrastrutture, trasporti e mobilità urbana, non sono intervenuti offrendo, come naturale, rassicurazioni, approfondimenti e spiegazioni, ma hanno deciso, invece, di non andare o di rimanere in silenzio, per poi parlare, dopo 5 giorni dopo, di fronte ad un gruppo di loro sostenitori.
A noi questo modo di gestire il dissenso non sembra essere la carta vincente per risolvere i problemi, ma mostra piuttosto l’essenza di trasparenza e l’incapacità di condividere le scelte della classe politica che al momento sta governando i nostri territori.
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Emma Pavanelli, deputata della Repubblica del M5S
Thomas De Luca, Capogruppo Regione Umbria M5S
Francesca Tizi, capogruppo Comune di Perugia M5S
Tiziana Ciprini, già deputata e coordinatore provinciale del M5S