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Nonostante condividano la stessa maggioranza, Governo Regione Umbria e Governo nazionale sembrano non essere particolarmente coordinati.
Nel caso del grave inquinamento dell’aria di Terni causato dalla vicina acciaieria, addirittura, si smentiscono tra loro.
Se da un lato il Governo, rispondendo a una mia specifica interrogazione in cui veniva denunciato il preoccupante superamento del valore di Nichel nell’aria registrato dalla centralina del quartiere Prisciano di Terni, ha riconosciuto l’assoluta gravità della situazione, l’amministrazione regionale continua a fare orecchie da mercante.
Le rassicurazioni fornite dal Ministero, infatti, non trovano riscontro nella posizione espressa dalla Regione che il 7 febbraio scorso, in risposta all’interrogazione presentata dal nostro consigliere regionale De Luca, ha palesato il fallimento del progetto di lavorazione delle scorie in ambiente chiuso e confinato che avrebbe dovuto migliorare la qualità dell’aria in città.
Ho chiesto conto di questa discrasia al Governo nazionale, presentando una nuova interrogazione parlamentare.
Il problema è noto da diverso tempo, ma tuttora i ternani continuano a respirare aria inquinata che pregiudica la loro salute mentre la Regione amministrata dalla Giunta Tesei di centrodestra è ancora ferma alle sterili dichiarazioni di intenti.