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 “In una situazione emergenziale, il Governo ha l’obbligo di dare sostegno a tutto il Paese con l’attivazione di provvedimenti per alleviare l’economia delle imprese. Ed è quello che è stato fatto grazie al pacchetto di misure che hanno l’obiettivo di favorire tutta la comunità, in maniera orizzontale, evitando favoritismi e disparità di trattamento”.

Il coronavirus non deve certo diventare la scusa per favorire una categoria o per rallentare la politica che guarda all’ecosostenibilità. Rinviare la plastic tax, come la giunta regionale Tesei ha chiesto a gran voce al presidente del consiglio Conte, avrebbe due aspetti negativi. Non solo arresterebbe quella spinta innovativa che ogni impresa è tenuta ad intraprendere con la nuova tassa, già ridotta, per puntare ad una conversione in chiave ecosostenibile, con il rischio di accertare l’Italia come fanalino di coda dell’Europa. In un momento assai delicato per l’economia, inoltre, questa decisione favorirebbe, come la destra è solita fare, un solo tipo di impresa a discapito di tutte le altre.

Se proprio la presidente dell’Umbria vuole aiutare la sua comunità, perché non decide autonomamente di ridurre qualche tariffa regionale per alleviare in maniera equa tutti gli umbri?”