Sono molto contenta che l’assessore Morroni, come dichiarato, voglia finalmente puntare all’economia circolare ed adempiere, così, alle direttive europee. Peccato che il nuovo piano rifiuti dell’Umbria punti, in realtà, su tutt’altro. Invece di ambire al recupero e riuso dei rifiuti, la giunta di destra della Regione sceglie come soluzione gli inceneritori.
I pilastri di un’economia circolare sono la riduzione degli sprechi, diritto alla riparazione dei prodotti, l’aggiornamento tecnologico e la raccolta differenziata proprio perché puntano a minimizzare il fabbisogno di incenerire e smaltire in discarica. Al contrario di queste buone pratiche, che creerebbero una filiera industriale locale con nuovi posti di lavoro, l’Umbria decide di riproporre una soluzione che genererà nuovi costi, ponendo in pericolo la salute dei cittadini per i rischi di inquinamento.
L’Umbria merita politiche realmente basate sull’economia circolare in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’agenda 2030, come avviene nel resto d’Europa, e non propaganda politica e informazioni non corrette”.
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