“Le richieste avanzate dai cementifici eugubini Colacem e Barbetti di poter bruciare (loro dicono “termovalorizzare”, così non si usa la parola bruciare) i rifiuti (loro dicono “CSS Combustibile Solido Secondario”, così non si usa la parola rifiuti) è l’ennesimo déjà-vu. Cambiano le governatrici regionali, da Marini a Tesei, ma non cambiano le parole d’ordine in materia di gestione dei rifiuti: sotterrare e bruciare”.
Lo ha riferito la senatrice umbra del M5s Emma Pavanelli, membro della commissione Ambiente, in risposta all’articolo pubblicato sulle vostre pagine sulla richiesta dei due cementifici eugubini.
“Nessuno sforzo – continua la senatrice – di superare la visione perdente del ciclo dei rifiuti basata su discariche e inceneritori, nessuno sforzo di progettare sul serio la transizione verso l’economia circolare, o almeno seguire l’esempio di realtà già esistenti da anni in Italia, come ad esempio il Consorzio Contarina nel trevigiano.
Il Movimento 5 Stelle a tutti i livelli istituzionali, Comune, Regione, Parlamento, seguirà attentamente la vicenda e cercherà di impedire queste scelte a vantaggio economico di pochi ma con rischi per la salute di molti e per le condizioni ambientali di territori ad alta vocazione turistica e con produzioni enogastronomiche di altissima qualità”.
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