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Con il Sì ottenuto oggi in Commissione ambiente dell’Europarlamento alla legge sul clima l’Europa si impegna, sotto il profilo legale, ad accelerare e procedere spedita verso l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Un risultato storico ottenuto anche grazie al voto determinante del Movimento 5 Stelle.
Con questa legge l’Europa si pone come obiettivo la riduzione delle emissione del 60% entro il 2030. Una decisione quella della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo che trova forma e sostanza con quanto ha affermato ieri il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in audizione alla Commissione Ambiente della Camera sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund.

Tra le priorità ambientali delineate dal Ministro Costa vi è il potenziamento nelle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici. Un percorso iniziato circa un anno fa con l’approvazione del primo decreto che aveva per oggetto il Clima e che sta andando avanti, usando le parole di Costa, di mattoncino in mattoncino, basti pensare al super ecobonus del 110% o al bonus mobilità. Tutte azioni concrete che andranno ad incidere nei prossimi anni fattivamente sull’inquinamento atmosferico e nello specifico per la qualità dell’aria delle nostre città.

All’Italia sappiamo bene spetta la fetta più grande del Recovery Fund, circa 208 miliardi di euro, di cui il 37% deve essere destinato a politiche green. Abbiamo davanti quindi un’opportunità unica per mettere in atto una riconversione ecologica incentrata sull’economia circolare e un ammodernamento delle infrastrutture ambientali senza precedenti.