Libertà di scelta delle donne a rischio in Umbria. Fiumi di soldi pubblici ad associazioni antiabortiste. Destra non perde occasione per limitare pericolosamente le libertà individuali.
Anche in Umbria arriva il doppio colpo alla libertà delle donne e alla vita della persone, entrambi operati e promossi dalla Lega:
Il primo riguarda la mozione “pro Vita” che nasconde il chiaro intento di far gestire soldi dei cittadini ad associazioni “pro vita” e dunque “anti scelta” fuori il controllo dello stato, ingenti fondi per obbligare le donne a portare a termine la gravidanza. Poco importa quello che pensa la donna, d’altronde con queste politiche siamo tornati in un’era medievale.
Soldi vostri, fuori controllo, dati a chi vuole delimitare la donna solo a determinate funzioni. Il MoVimento 5 Stelle con un emendamento del consigliere Thomas De Luca, aveva proposto di destinare i soldi al potenziamento dei consultori pubblici, peraltro già carenti di attrezzature e personale specializzato. Questo era un intervento giusto, che avrebbe garantito il controllo da parte del pubblico. Ovviamente il nostro atto è stato bocciato.
Il secondo riguarda il finanziamento delle “Culle per la vita”, una culla dove depositare il neonato in anonimato, che rappresentano solo un incentivo al parto clandestino, pericoloso per la donna e per il nascituro. Anche qui il Movimento 5 Stelle aveva proposto la promozione del parto anonimo in ospedale, un luogo sicuro, a tutela della vita!
Anche questo bocciato.
Manovre politiche pericolose non solo per la libertà, ma anche anti – italiane, anti – Stato.
D’altronde stanno provando in tutti i modi a distruggere la sanità pubblica a favore dei privati e anche queste ultime azioni rientrano in questa ampia strategia.
Faremo di tutto per evitare questo ennesimo schiaffo alla libertà della donne.