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I portavoce umbri al Senato Emma Pavanelli e Stefano Lucidi oggi hanno presentato una interrogazione
parlamentare al Ministro dell’Ambiente riguardo alla richiesta da parte di ACEA Ambiente Srl di poter estendere la
tipologia di rifiuti da bruciare nel suo impianto di Terni, in località Maratta Bassa.
“Per farlo l’azienda attende l’esito della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e dell’AIA (Autorizzazione
Integrata Ambientale). Il rischio è che ACEA potrebbe sostituire l’attuale combustibile, solo pulper di cartiera, con
un nuovo mix costituito di pulper per il 70% e di rifiuti urbani per il restante 30%, con la conseguenza di nuove
sostanze inquinanti rilasciate nell’atmosfera e nuovo mix di ceneri da smaltire post combustione.
Inoltre, i rifiuti urbani da bruciare oltreché dall’Umbria, non essendoci alcun vincolo in tal senso, potrebbero
arrivare da qualunque altra parte d’Italia.
Visto che l’inceneritore di Terni è inserito in un distretto industriale già caratterizzato da fortissimo inquinamento
ambientale (uno dei siti nazionali classificati a maggior rischio per la salute pubblica), chiedo al Ministero di
verificare se le procedure per il rilascio delle autorizzazioni VIA e AIA alla richiedente ACEA Ambiente Srl,
come sopra descritto, siano state correttamente esperite dagli Enti titolati al loro rilascio”.