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Il decreto #curaitalia (art. 56) dà l’opportunità a chi è titolare di un’impresa di chiedere la sospensione (per ora fino al 30 settembre, salvo ulteriori proroghe in base all’andamento dell’emergenza da Covid-19) delle rate di un finanziamento, compreso il leasing, assai diffuso nell’acquisto di autoveicoli aziendali.

L’agevolazione si chiede con un modulo di domanda scritta all’intermediario finanziario, in genere fornito dalla banca o finanziaria.

Rientrano nell’ambito della micro impresa, come chiarito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, anche tutti i lavoratori autonomi titolari di partita Iva.

La normativa prevede espressamente l’assenza di nuovi e maggiori oneri per entrambe le parti, le imprese e le banche.

L’impresa che fa richiesta di sospensione delle rate deve essere classificata “in bonis”; cioè non avere, alla data di pubblicazione del decreto Cura Italia, posizioni debitorie classificate come esposizioni deteriorate, ripartite nelle categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

In particolare, non deve avere rate scadute (ossia non pagate o pagate solo parzialmente) da più di 90 giorni.

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