Preoccupa non poco la notizia circolata in queste ore sulla decisione che vorrebbe prendere la Regione Umbria di mandare 12 rianimatori, 28 infermieri e 5 OSS nel Centro Covid di Civitanova Marche. Il flop di cui tanto si è parlato nei mesi scorsi, costruito da Bertolaso. Visto che non sanno cosa farci vorrebbero assistere lì i pazienti umbri che sarebbero scaraventati a 150 km di distanza da casa propria per ricevere assistenza. Già l’idea in sé per sé è assurda, ma mandare lì gli operatori sanitari umbri è follia. All’ospedale di Spoleto, quello al momento deputato a curare i pazienti Covid-19 insieme a Pantalla, manca il personale. Siamo davvero preoccupati, gli umbri hanno diritto come tutti ad essere curati. Ma non a tre ore di viaggio per una patologia che richiede – quando si arriva all’ospedalizzazione – interventi tempestivi. La Tesei risponda alle richieste del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Thomas De Luca e anziché mandare gli umbri a 150 km di distanza, inizi a pensare a rendere operative le strutture dell’ex Militia a Terni e di via del Giochetto, a Perugia.
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