Un altro passo in avanti verso l’effettiva uguaglianza di genere, anche in ambito famigliare.
La Consulta ha sancito l’illegittimità dell’attribuzione automatica ai figli del cognome del padre con una sentenza che ha definito «discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre». L’obiettivo è quello di mettere sullo stesso piano madre e padre nell’attribuzione del proprio cognome ai figli nati sia fuori che dentro al matrimonio. Un concetto che evidentemente sfugge al senatore leghista Pillon che, con le sue dichiarazioni, parla di stirpe come se fossimo ancora nel Medioevo! E’ di buon auspicio che egli stesso ammetta la necessità di un giudice in caso di contenzioso visto che, fino ad ora, le destre volevano che fosse automaticamente dato il cognome del padre.