Il riscaldamento globale resta ancora un’emergenza globale da affrontare tempestivamente. Di fronte agli ultimi dati Istat sui cambiamenti climatici riferiti al 2020 in Italia c’è ben poco da stare tranquilli. Un campanello d’allarme che arriva dal capoluogo di regione la cui temperatura media annua è aumentata di 1,2 gradi rispetto al valore registrato dal 1971 al 2000. Da perugina, purtroppo, devo constatare che la mia città detiene la maglia nera italiana con un +2,1°, seguita da Roma (+2°)e Milano (+1,9°).
Va assolutamente invertito il paradigma, ne vale la sopravvivenza dei nostri stessi sistemi. L’assemblea umbra il 5 aprile discuterà la proposta di legge per contrastare i cambiamenti climatici, un provvedimento non più derogabile soprattutto alla luce dei dati Istat.Deve essere chiaro a tutti che qui non parliamo solo di temperature che aumentano ma di un fenomeno che sconvolgerà molto presto il tessuto produttivo e sociale dei nostri territori.
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