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Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Springer, conferma le preoccupazioni dei comitati, e che il Movimento 5 Stelle ha da tempo manifestato, rispetto all’impatto della cementeria sulla salute, in particolare sulle giovani generazioni. Nei fatti viene dimostrato come il cementificio di Barletta che produce cemento usando CSS come combustibile, possa causare danni alla salute, rilevando alti tassi di Nichel, Cadmio, mercurio e Arsenico nelle unghie dei bambini e riconducibili all’attività di combustione del cementificio.

Questi numeri non possono passare inosservati. Lo studio dimostra come i bambini, che vivono e frequentano un istituto scolastico che ha sede nell’area esposta alle emissioni del cementificio, evidenzino un bioaccumulo cronico di metalli tossici. Guardando i dati scientifici capiamo come la scelta di voler bruciare CSS nei cementifici dell’Umbria non può essere condivisa dai cittadini e nemmeno dalla politica in quanto la salute degli umbri deve essere una priorità per chiunque voglia amministrare un territorio. Non è ammissibile che tali scelte vengano fatte passare per economia circolare ed ecologica.

Chiediamo alla Regione di non procedere con questa nuova combustione almeno fino a quando non saranno resi noti i risultati dell’analisi ambientale a tappeto che il Comune sta portando avanti.