Certe volte le coincidenze sono curiose.
Proprio nella settimana in cui a Bruxelles è tornato centrale il dibattito sulle case green, con una probabile accelerata alla road map prevista nella direttiva, qui in Italia vengono smascherate una a una tutte le panzane raccontate per nove mesi dal governo sul Superbonus 110%. L’operazione verità della Federazione Nazionale Commercialisti, l’ennesima supportata dai numeri riguardo a questa misura tanto vituperata dal governo quanto apprezzata dal mondo produttivo, rende vittima di fatto dell’autolesionismo di Giorgetti.
Il 110% ha portato crescita economica, posti di lavoro e soprattutto si è ripagato da solo proprio grazie al suo effetto moltiplicatore, che oltretutto ha avuto un impatto positivo anche sul rapporto debito/pil.
Dunque l’esatto contrario rispetto alla narrazione fasulla della Meloni e del titolare del Mef sui costi spropositati, sui buchi di bilancio immaginari, sull’indegno e falso calcolo dei 2 mila euro a cittadino. L’aspetto più sconvolgente è che a questa analisi ha contribuito anche Enrico Zanetti, uno dei più fidati collaboratori di Giorgetti.
E’ allarmante che il titolare del Tesoro venga smentito anche da chi lavora con lui. Parliamo in fin dei conti dello stesso ministro che doveva sbloccare i crediti incagliati delle imprese del settore edile, ma che ha finito per confezionare un autentico disastro su questo fronte.
Ora il quadro è il seguente: sull’efficientamento energetico degli edifici dall’Ue arriverà un ulteriore forcing.
Il governo pensa di proseguire sulla via del masochisimo irriducibile?
Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Alessandra Todde e Enrico Cappelletti