Riguardo alle misure messe a punto nel cdm di ieri, Giorgia Meloni sul caro-benzina ha riscritto il concetto di pannicello caldo. Quel bonus una tantum da 80 euro, con il risibile stanziamento di 100 milioni complessivi, è più un pannicello tiepido. A riprova di quanto nel governo sfuggano completamente i contorni del problema.
Da maggio scorso un pieno di benzina in modalità self è aumentato mediamente di 10 euro, quello di gasolio addirittura di 14,5 euro. Fanno rispettivamente +233 euro annui a macchina per la verde e +345 per il diesel, come specificato dal Codacons. Non entriamo in conteggi in merito all’autotrasporto, dove lo scenario dei costi è drammatico.
Ok, un aiuto anche piccolo per i redditi più bassi è sempre meglio di niente. Però qui si sfiora la presa in giro, francamente.
Dallo stop agli sconti sulle accise della passata manovra, sul contrasto al caro-carburanti Meloni non ne ha indovinata mezza. A lei e ai suoi ministri andrebbe spiegato che non si può curare una polmonite con un’aspirina.
E avanti di questo andazzo, agli automobilisti italiani verrà davvero la febbre ogni volta che dovranno fermarsi a una pompa di benzina.
i deputati M5s in commissione Attività Produttive Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Alessandra Todde e Enrico Cappelletti.