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Le direttive europee, l’agenda 2030 dell’ONU, il Green New Deal europeo, il Next Generation EU vanno tutte nella medesima direzione: dobbiamo ripensare le nostre città. Per troppo tempo abbiamo costruito senza mettere in campo una vera progettualità, pensata per le necessità dei cittadini con aree condivise, verdi, esercizi di prossimità. Con il provvedimento di rigenerazione urbana, in discussione commissione ambiente del Senato, possiamo rimediare ai tanti errori del passato.

All’estero da molti anni ormai si lavora nella direzione del recupero degli edifici. Succede con le chiese, fabbriche, opifici abbandonati con esempi virtuosi in Olanda, in Gran Bretagna, Germania, Francia.
Quello in Senato è un provvedimento centrale per il futuro delle nostre città. Abbiamo una grande patrimonio che giace a pochi passi dalle nostre abitazioni e che meriterebbe di essere ripristinato. Pensiamo agli innumerevoli utilizzi in ambito sociale o associativo, come il cohousing, che potrebbe incentivare l’occupazione, attivando economia locale”.
“Quello sulla rigenerazione urbana è un disegno di legge necessario che, oltre a contrastare il consumo di suolo e i cambiamenti climatici, renderà le nostre città moderne, sostenibili, punti fondamentali della transizione ecologica.