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SPACCATO IN EUROPA E SBANDATO IN ITALIA
Bene che il Parlamento europeo abbia deciso di alzare la quota vincolante di rinnovabili nel consumo finale di energia dell’UE dal 32% al 42,5% al 2030. È un aggiornamento importante quello della direttiva sulle energie rinnovabili, sul quale avrebbe dovuto esserci unanimità di intenti e di vedute, considerato il percorso di transizione ecologica ed energetica intrapreso.
E invece, la Lega ha votato contro e Fratelli di Italia si è astenuta, non solo rimarcando una spaccatura nel centrodestra ormai evidente, ma anche dando ennesima prova di quanto siano amici delle fossili e contro le rinnovabili.
L’aggiornamento della direttiva in materia prevede anche procedure più snelle per i nuovi impianti di energia rinnovabile e per l’adeguamento di quelli esistenti. Misure importanti verso la riduzione delle emissioni cui come Stato membro dovremo adeguarci.
Peccato che su questo il Governo italiano vada in una direzione diametralmente opposta, come nel caso delle aree idonee su cui sta facendo una clamorosa retromarcia.
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ì i deputati del Movimento 5 Stelle nelle Commissioni Ambiente e Industria della Camera Ilaria Fontana, Patty L’Abbate, Daniela Morfino, Agostino Santillo, Emma Pavanelli, Enrico Cappelletti, Chiara Appendino, Alessandra Todde.